Mostra: OLTRE LO SGUARDO L’ESSENZIALE
a cura di Anna Saviori

Le poesie di Paolo Trezzi, con le tele del papà Enrico e dell’amico Vania Russo, sono le protagoniste di una mostra dall'anima happening. Un'esposizione fatta di parole, immagini e suoni che accompagnano il visitatore in un viaggio interiore, fino a ricongiungersi con la propria natura, la propria essenza.
«L'essenziale è invisibile agli occhi» così scrive Antoine De Saint Exupery nella sua celebre opera Il Piccolo Principe, ricordando come spesso, il vero valore delle cose venga temporaneamente offuscato dalle tribolazioni quotidiane. I piccoli e grandi problemi di tutti i giorni, le distrazioni dei mass media, i precetti di una società che punta soprattutto all'apparenza ed al packaging, piuttosto che alla qualità ed ai contenuti, ci distolgono inevitabilmente dalla vita 'reale', rendendo ancora più impervio il percorso verso la felicità.
Le poesie di Paolo Trezzi, punto di partenza della mostra, abbracciano questa riflessione ed invitano il lettore a liberarsi dell'eccesso, a riscoprirsi per ciò che si è davvero, abbattendo quella barriera che il più delle volte interponiamo tra l'essere e l'apparire. Paolo ricerca ininterrottamente la naturalezza, scavando nel profondo fino a raggiungere l'essenza delle cose e gustando ogni (ritrovata) scoperta: osservare le stelle, fare ciao con la mano all'aeroplano in volo, assaporare lentamente un buon caffè. Le sue poesie sono solo all'apparenza semplici, ma, ad un'analisi più attenta, si caratterizzano di diversi livelli di lettura - filosofico, religioso, psicologico - elevando il discorso ad un risultato tutt'altro che banale e scontato. Paolo narra di un viaggio catartico, un cammino che si dipana in prima battuta internamente, verso il nostro IO, intimo e a tratti imperscrutabile. Solo una volta che avremo fatto pace con noi stessi, col nostro sentire e col nostro essere, potremo affacciarci al mondo, ricchi di una nuova consapevolezza e purificati da qualsivoglia restrizione o imposizione.
Oltre alle poesie, anche le immagini guideranno il visitatore attraverso questo percorso e daranno forma, colore e struttura alle parole, supportate dalle coinvolgenti interpretazioni musicali, create ad hoc dai musicisti Igor Giussani e Massimo Brambilla.
Immagini di due autori differenti, Vania Russo e Enrico Trezzi, accomunati da un sentire comune: intendere l'arte come mezzo alla scoperta di ciò che si cela al di là della semplice vista. L'uno, Vania, ricostruisce in chiave pop vedute ed orizzonti tingendoli di colori accesi e squillanti; crea composizioni tramite ingrandimenti digitali, ripete serialmente, modifica, e indaga la materia, mostrandone punti di vista sempre differenti. L'altro, Enrico, predilige iconografie e tecniche più classiche, fermando il tempo sui dettagli e rimodellando nuovi scenari, dai più familiari, ai più lontani ed esotici. Paesaggi assolati, distese di mari azzurri, spiagge calde e campi verdeggianti, in cui la luce vibrante rischiara occhi e menti. Entrambi, in modi differenti, indirizzano lo sguardo dell'osservatore verso qualcosa di più lontano, un orizzonte - soggetto caro ai due artisti - che fa da punto di fuga. Uno skyline che simboleggia una ricerca, una volontà di andare oltre ciò che si staglia davanti agli occhi, filtrato dal pensiero, ma soprattutto dall'anima.

Le poesie, così come le immagini di questa mostra, sono espressione del cuore, di quel desiderio di rinnovamento che spinge ognuno di noi a 'tendere in alto', e a trovare quella via verso la pura felicità. Si tratta - è risaputo - di una strada lunga, impervia, costellata di salite oltre che di discese, ma che ci stimola continuamente a raggiungere nuovi traguardi, sicuri che ad ogni passo, ci sarà molto altro da vedere, non solo con gli occhi.

Anna Saviori